Al quarto posto c'è il rituale...
Un rituale richiede un allestimento, ovvero la preparazione di un dettaglio che sembrerebbe insignificante, ma che inaspettatamente acquisisce una sua importanza. Il tragitto dalla chiesa al luogo della festa, percorso a piedi, in mezzo al bosco e allietato da musica e gioia, viene sospeso all'improvviso da una voce carezzevole e dalla vista di una fanciulla che suona l'arpa e canta. Ma è un rituale anche solo la porta della sala da pranzo imbandita che, rimasta chiusa fino a un istante prima, viene aperta dai padroni di casa o dalla novella coppia di sposi. Se fosse già stata aperta, avrebbe rovinato l'effetto sorpresa... O, anche quando durante un ricevimento in piedi, un apparente ospite inizia a cantare come Elvis... Il rituale non è uno spettacolo, un palcoscenico o un'apparizione già svelati in precedenza.
Il rituale introduce una sorpresa, il cammino verso un luogo sconosciuto, l'improvvisa apparizione di un Ape-car che, con rumori, scoppiettii e suoni di clacson, entra dal portone e da cui fuoriesce un mafioso che rapisce la sposa! E tutti gli ospiti devono correre all'inseguimento. Forse la strada porta a un fienile abbandonato e la sposa non è da sola, perché al centro del locale si staglia la torta nuziale. L'energia di una grande festa si sprigiona dai più piccoli dettagli, che seppur minimi nella forma, devono essere sempre messi in scena. Se la porta di una sala resta chiusa appositamente, non appena gli ospiti sono al loro interno, ha origine una grande energia perché la potenza della gioia si esprime in un unico luogo.
Quando i cuochi si adoperano in cucina e gli ospiti, sulla base del menù, già sanno cosa mangeranno e i cibi vengono semplicemente serviti in tavola, viene meno l'energia. Se, invece, i cuochi lavorano al centro della sala (qualunque sia il significato di questo termine) e il menù si trasforma in una meravigliosa sorpresa a ogni portata, annunciata da una graziosa cameriera che con voce delicata, proclama "Ravioli di patate con mele e burro all'aceto balsamico", ha origine l'emozione e un piccolo ma raffinato rituale.